mercoledì 21 settembre 2011

I Radiofiera tornano con un nuovo album: "Atinpùri". Dal 14 ottobre.



 

La storica rock-band veneta ritorna con il sesto album

dal titolo "Atinpùri"

prodotto da Giorgio Canali

per la storica PSICOLABEL

che con questo album ritorna in scena dopo un periodo di silenzio

Radiofiera

“Atinpùri”

ETICHETTA; PSICOLABEL

DISTRIBUZIONE; SELF

DATA DI USCITA; 14 ottobre


Il titolo

Atinpùri = “Atti impuri”

 

…“Atinpùri! Per la prima comunione che si faceva in chiesa a sette anni, ci vestivano da marinaretti; e le bambine in bianco. Quando venne il mio turno e dovetti andarmi a confessare per la prima volta, mi era ben chiaro che dovevo confessarmi anche delle brutte cose, anni e anni, una vita intera di brutte cose: ma come, con che parole? Me lo insegnò la Norma….mi confidò la formula con cui ci si confessa. La imparai bene a memoria e a suo tempo la ripetei al prete: “Atinpùri”.

Agli adulti e ai preti il gioco creduto segreto era notissimo; ma lo chiamavano così.” …

(Tratto da “Libera nos a Malo” di Luigi Meneghello)

 

“Atinpùri” è un termine inventato dallo scrittore vicentino Luigi Meneghello nel suo libro “Libera nos a Malo”. Uno scritto potente e straordinario in cui l‘autore, raccontando i preti che mettevano in guardia i bambini contro gli atti impuri, ne rievoca il puro suono dialettale e antico, “atinpùri”, come lo spettro di un’infanzia dura e penitente. Un suono che si fatica a decifrare, che potrebbe essere il nome di una divinità Inca o Atzeca o la chiusura solenne di una formula magica che serve a guarire le febbri o evocare qualche oscuro demone.

“Atinpùri” è il peccato evocato dal 6° comandamento e il 6° album di inediti dei Radiofiera.

“Atinpùri” è un titolo che celebra alla perfezione l’essenza delle 11 canzoni che compongono il disco. 11 brevi racconti che narrano, in un modo o nell’altro, di atti impuri.


Nel suo primo disco, osannato dalla stampa e con ottimi riscontri di vendita, Filippo Andreani iniziava il suo viaggio, in perfetta armonia tra poesia e musica, da una storia ambientata al tempo della Resistenza. “La storia sbagliata” (questo era il titolo dell’album), raccontava di una vicenda d’amore, di piombo e di morte, realmente accaduta.

Oggi ritorna a stupirci con 11 storie, intrise ancora una volta di melodie delicate e poesia, partendo sempre da accadimenti veri, spesso dolorosi, raccontandone con maestria i personaggi.

 

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