mercoledì 29 giugno 2011
Il reggae dei Mista Savona a Luglio in quattro date!
WAYOUT EVENTI PRESENTA
MISTA SAVONA
L'ARTISTA CHE HA LANCIATO SULLA SCENA MONDIALE
IL REGGAE E LA DANCEHALL AUSTRALIANE
A LUGLIO IN ITALIA PER 4 CONCERTI
Wayout Eventi srl
PRESENTA
MISTA SAVONA
Ecco le date:
09 luglio: Lu Monferrato (Al) - Lustando
19 luglio: Genova - Arena del Mare
20 luglio: Collegno (to) - Colonia Sonora
23 luglio: Montesantangelo - Festambiente
INFOLINE
phone +39 06 71350403
fax +39 06 71350312
www.wayouteventi.it
www.myspace.com/wayouteventi
MISTA SAVONA
Jake Savona aka Mista Savona è senza dubbio il principale esponente della musica roots reggae e dancehall dell'Australia. Il suo tour italiano è il risultato di uno scambio culturale che la Way Out Eventi porta avanti ormai da un paio di anni; dopo aver presso contatti con il mercato australiano, grazie alla partecipazione del più importante festival di world music a Melbourne - l'"Australiasia World Music Expo" - e dopo aver effettuato il primo tour di artisti italiani in Australia (Sud Sound System), ora è il momento di Mista Savona e del suo tour promozionale italiano.
Le sue produzioni discografiche sono state precedute da una serie di 7 pollici tra i quali ha avuto un grande riscontro internazionale il 'Fire Dragon Riddim', che ha inserito prepotentemente l'Australia nel mercato reggae globale.
Il terzo album in studio di Savona, "Melbourne Meets Kingston" (2007), è un tour de force di 21 straordinari brani apripista della della prima collaborazione tra musicisti australiani e jamaicani, con i luminari del reggae come Anthony B, Big Youth, Determine, Lisa Dainjah e nuovi artisti in ascesa.
"Melbourne Meets Kingston" è stato descritto come "un punto di riferimento per la musica australiana; questa è la prima volta che un produttore australiano ha lavorato in maniera così approfondita con i più grandi della musica jamaicana per un intero album. E soprattutto, è il più forte album reggae & dancehall prodotto nel paese fino ad oggi". (Jesse I - Chant Down Sound).
Forte di molte produzioni internazionali, Savona arriva al 2010 con il suo stupendo quarto album di studio dal titolo "Warn The Nation" che lo vede a fianco dei più importanti artisti internazionali come Capleton, Sizzla, Horace Andy (Massive Attack), Anthony B, Alton Ellis, Burro Banton e molti altri.
J Mag lo ha definito 'il disco reggae d'Australia' e il Sydney Morning Herald 'fantastico, autentico il più incredibile reggae album', a significare che questo è il più originale ed entusiasmante sound proveniente dall'Australia negli ultimi anni.
Mista Savona è l'attuale produttore del nuovo studio album di Sizzla che uscirà sul mercato internazionale a Giugno 2011; ciò contribuisce a coronare il successo della sua carriera ed a confermarlo come uno dei leader della reggae music mondiale.
Nel suo spettacolo, Mista Savona ha riunito una incredibile band di 10 musicisti, inclusa una sezione fiati, danzatrici africane e la cantante Vida Sunshyne di Melbourne (che ha lavorato anche con Nitin Sawhney e Lionel Richie): si tratta senz'altro della più tenace ed emozionante rappresentazione dell'autentico raw roots reggae e dancehall del continente australiano.
Ufficio promozione LUNATIK - www.lunatik.it
Radio - radio@lunatik.it e promo@lunatik.it
Web - onair@lunatik.it
Stampa - web@lunatik.it e lunatik@lunatik.it
giovedì 23 giugno 2011
Il tour italiano di Anthony B! Ecco le date
A 30 ANNI DALLA SCOMPARSA DI BOB MARLEY
ARRIVA IN ITALIA ANTHONY B;
SEI DATE PER VEDERE DAL VIVO
UNO DEI PIU’ NOTI PORTAVOCE
DELLA CULTURA AFRO-GIAMAICANA,
ED UNO DEGLI ARTISTI PIU’ APPREZZATI E SEGUITI
SULLA SCENA REGGAE MONDIALE
Wayout Eventi srl
PRESENTA
ANTHONY B.
&
BORN FIRE BAND
Ecco le date:
01 luglio – Parabiago (Mi) – Parabiago Reggae Festival
19 luglio – Genova – Arena del Mare
20 luglio – Collegno (to) – Colonia Sonora
22 luglio – Roma – Villa Ada
23 luglio – Gallipoli (Le) – parco Gondar
24 luglio – Monte Santangelo (FG) – Festambiente
INFOLINE
phone +39 06 71350403
fax +39 06 71350312
ANTHONY B. & BORN FIRE BAND
Drappeggiato nei ricchi colori dell'abbigliamento Africano, il suo marchio di fabbrica in mano e la sua capigliatura rasta regalmente avvolta intorno alla testa, Anthony B incarna tutto ciò di più spirituale e positivo che c'è nella musica reggae. Questo artista è stato sempre costante nella sua missione di rappresentare i poveri e gli oppressi, con testi taglienti per affrontare le ingiustizie politiche e portare i problemi delle persone in primo piano. In questo cammino ha sempre migliorato la qualità degli standards delle sue performance e i contenuti musicali, attraverso la pubblicazione di 13 album, di oltre 100 singoli e apparizioni in oltre 100 album negli ultimi 14 anni.
Il viaggio musicale di Anthony B ebbe inizio in chiesa, già da quando si chiamava ancora Keith Anthony Blair, a Clark's Town nel Trelawney. Nella sua parte rurale della Giamaica, Anthony B era immerso nei fragorosi canti e ritmi del Revivalismo nella Chiesa Avventista del Settimo Giorno dove ha affinato la sua voce destinata ben presto a diventare un marchio. Negli anni della sua formazione l'artista si è ispirato anche alla musica di Otis Redding e dell'incomparabile Peter Tosh.
Nel 1992, Anthony B lasciò la sua città natale e decise di portare il suo segno fatale nella scena musicale di Kingston. In contrasto con i brani allora popolari che parlavano solo di ragazze e pistole, rimase fedele alle parole di consapevolezza spirituale e di convinzioni sociali. Iniziò a lavorare con il cantante Little Devon, che lo presentò a Richard "Bell" Bello, della Star Trail Records, produttore di Garnet Silk e di Everton Blender. Bell si accorse subito del talento del ragazzo e condivideva il suo impegno per una musica consapevole. La collaborazione tra i due portò alla registrazine di una lunga serie di brani, quali "Repentance time", "Fire pon Rome", "One Thing", "A De Man", "Rumour" e "Raid di Barn". Anthony B proseguì con la pubblicazione di molti album acclamati dalla critica quali " Real Revolutionary", "Universal Struggle", "7 Seals", "Black Star" e "Untouchable". Egli infine si mise in proprio, creando nel 2002 una sua etichetta,la Born FireRecords. Produsse così 3 album indipendenti: Street Knowledge, That's Life e Life Over Death. Inoltre pubblicò due album "Too Strong" in collaborazione con Sizzla e "Three Wise Men" con Sizzla e Luciano.
Il genio musicale di Anthony B ed il suo stile accattivante ed energico fecero sì che egli venisse caldamente richiesto per spettacoli non solo nei Caraibi, ma anche in Nord America, in Europa e in Africa. Anthony B personalmente considerò la sua esibizione al Montrose Jazz Festival del 1999 come un evento monumentale della sua carriera. Nel 2003- 2004 ebbe una accoglienza regale in Gambia e in Senegal. Nel 2004 i suoi spettacoli fecero il tutto esaurito in Svizzera, Austria, Svezia, Belgio, Francia, Italia e Germania; chiudendo per grandi artisti come Israel Vibration e Burning Spear. Ha inoltre aperto nuove regioni alla musica reggae portando i suoi spettacoli a New Dehli in India, nella Repubblica Ceca, in Islanda, in Argentina, in Venezuela e nelle isole francesi di Reunion nell'Oceano Indiano.
Questo programma di tour così fitto di impegni non ha rallentato il flusso delle sue registrazioni. Ha collaborato negli anni con Bone Crusher, Akon, Wyclef Jean, Snoop Dogg, R. Kelly, Martina, e nel suo ultimo album con Toots.
La sua ricchezza vocale e l'audacia dei testi hanno portato una profondità ed una sostanza rare nel settore. Il numero dei suoi fan è costantemente cresciuto a livello internazionale, poiché egli parla dei concetti universali di sofferenza e salvezza. "La cosa più bella della musica reggae è che non tratta di concetti astratti o di idee" dice l'artista, " ma parla alla gente di problemi che essa vive e con cui si relaziona".
L'ultimo successo di Anthony B è un singolo che include i brani "Sleeping In the Rain", "Satisfaction", "Bad From Long Time", e "Teaser" tratti dal suo molto atteso 13° album "Life Over Death". Nel gennaio 2009 Anthony ha pubblicato ancora un altro album perla Greensleeves Records.L'album, "Rise" prodotto dalla Frenchy Maximum Sound, continua nella tradizione secondo la quale Anthony B dimostra di essere uno degli artisti più prolifici e coinvolgenti del reggae , un esecutore elettrizzante la cui musica afferra la coscienza sociale del pubblico.
mercoledì 22 giugno 2011
Gli Hot Head Show in Tour con il loro nuovo album, "The Lemon Lp"
Les Claypool dei Primus stravede per loro, tanto da portarseli come opening act nel tour europeo di quest'estate e definirli geniali
Hanno fatto un primo "unofficial video" con un patchwork "hardcore" delle famose donne maggiorate dei film di Russ Meyer
(vedi qui il video; http://hotheadshower.blogspot.com/2011/02/bummer.html )
In Italia in tour dal 24 giugno
con il loro disco d'esordio in uscita i primi di agosto
intanto lanciano un nuovo video, ultraviolento per un altro brano ("Payload") del loro album
http://www.youtube.com/nogoodbandsanymore#p/a/u/0/P_1Zs-ZYw08
benvenuti nel mondo di HOT HEAD SHOW
HOT HEAD SHOW
The Lemon LP
Hakisac Records
Digital release date; 6th June, 2011
Physical release; 5th August, 2011
LE DATE IN ITALIA
24 - Casa del Jazz, Rome, IT w/Gizmo
25 - Private Party, Alassio, IT
26 - Castello Sforzesco, Pavia, IT - w/Primus
27 - Pala Atlantico, Roma, IT - w/Primus
28 - Anfiteatro Sant Angelo,Perugia, IT - Headline Show
DICONO DI LORO"This nimble, racing music is an eloquent staccato riposte to Deerhoof, with moments of
Nick Cave passion and Beefheart blues contortion - they offer the complex pleasure of
shaking your head in three directions at once."
- The Wire
"I’ve never heard anything quite like this before and I really can’t compare it directly with
any one band... in truth there’s not a day goes by that I don’t listen to it a least a couple of
times. Almost beyond description.”
The Sonic Abyss
"Hot Head Show are inherently sexy, but exposure to them might leave you feeling a bit
confused and sordid.”
Notion
ENGLISH PRESS RELEASE
2011 is looking to be a big year for London avant-bangers HOT HEAD SHOW – their debut album is to be released on Hakisac Records in July, they’re about to spend the summer touring Europe with American alt-rock legends Primus, and sessions for album number two are already well underway.
Primus frontman Les Claypool first met the band when they opened for his solo project inLondonlast year. Declaring them to be “stupid, unclean, helpless geniuses”, he immediately offered them a run of international dates that year, first in Europe and then in theUSA. The adventure ended up including a sold-out date at
London’s Koko, a near-death experience at Bonnaroo inTennessee, an in-the-field repress of their Tour EP after selling out inItaly, and a headline slot at North By Northeast inToronto.
When Primus then reformed for their first tour in over a decade, they took as support Gogol Bordello in theUS, The Melvins in Austraila and now HOT HEAD SHOW inEurope. Les Claypool on the decision:
“It has long been my policy to never bring the same support act twice, so initially I had ruled out Hot Head Show as openers for Primus. But then I heard their album.”
Sessions for The Lemon LP were interrupted last March by all the unexpected touring, but resumed vigorously when the band finally returned from theUS in the autumn. The recordings were tracked variously in a basement studio in Hackney, a room above a betting shop nearHomertonHospital, and a Georgian
mansion in Oxfordshire, produced by the band themselves with Chilean recording
engineer Camilo Tirado and Serbian mix engineer Brian Bogdanovic.
An AA vinyl single, Bummer / Hotel Room, was self-released in February, and attracted the attention of London indie Hakisac Records, who quickly worked to secure distribution rights for debut album The Lemon LP. The album, which runs as two seventeen-minute surges of music painstakingly stitched together using field recordings and dialogue, will be released first digitally to coincide with the Primus tour, and then on CD and vinyl + download.
Frontman Jordan Copeland on the project:
"Wrestling with a tendency to overthink things is really what ties it all together. We had to keep reminding ourselves that we were just trying to make a straight-up Bang-Bang product, though that isn't
quite what we ended up with."
HOT HEAD SHOW are playing the following live dates, with more to be confirmed:
June
18 - Paradiso,Amsterdam,NE- w/Primus
19 - Effenaar,Eindhoven,NE- w/Primus
20 - Villadelfia,Antwerp, BE - Headline Show
21 - Ancienne Belgique,Brussels, BE - w/Primus
22 -La Cigale, Paris, FR - w/Primus
24 - Casa del Jazz, Rome, IT w/Gizmo
25 - Private Party, Alassio, IT
26 - Castello Sforzesco, Pavia, IT - w/Primus
27 - Pala Atlantico, Roma, IT - w/Primus
28 - Anfiteatro Sant Angelo, Perugia, IT - Headline Show
29 - Arena Vienna, Vienna, AT - w/Primus
July
05 -Columbiaclub,Berlin, DE - w/Primus
06 -Große Freiheitt,Hamburg,DE- w/Primus
08 -Artenschutztheater,Berlin, DE - Headline Show
09 -Indra,Hamburg, DE - w/Mister Mother
10 - Vega,Copenhagen, DK - w/Primus
11 - Driving Day
12 -ManchesterAcademy,Manchester,UK- w/Primus
13 -BrixtonAcademy,London,UK- w/Primus
martedì 21 giugno 2011
Venerdì 22 Luglio @ Porto Antico di Genova: RARE NOISE RECORDS NIGHT
VENERDI’ 22 LUGLIO
GENOVA @ PORTO ANTICO
RARE NOISE RECORDS NIGHT
ALL’INTERNO DI
GEZMATAZ FESTIVAL&WORKSHOP
NAKED TRUTH
con la partecipazione esclusiva di
NILS PETTER MOLVAER
e
BRAINKILLER
INIZIO H 21.30
INGRESSO GRATUITO
http://www.gezmataz.org/concerti.html
INIZIO H 20.30
INGRESSO GRATUITO
20.30 BRAINKILLER
21.30 NAKED TRUTH
http://www.gezmataz.org/concerti.html
NAKED TRUTH
Lorenzo Feliciati - basso elettrico
Roy Powell - piano elettrico
Nils Petter Molvaer – tromba (vedi la biografia dell’artista)
Pat Mastellotto - batteria
http://www.lunatik-ftp.it/dati/naked_truth/Naked_Truth_Bio_ITA.pdf
BRAINKILLER
BRAINKILLER
Brian Allen - trombone
Jacob Koller - piano/ piano el. Fender
Hernan Hecht – batteria
http://www.gezmataz.org/doc/BRAINKILLER.pdf
NILS PETTER MOLVAER _ BIOGRAFIA
http://www.lunatik-ftp.it/dati/varie/Nils_Petter_Molvaer_Bio_ITA.pdf
IL FESTIVAL
Gezmataz Festival & Workshop vuole diventare un punto di riferimento creativo, un luogo d’incontro per le nuove e le vecchie generazioni di musicisti in qualche modo vicini al linguaggio del jazz, che desiderano aggiornarsi, scambiare idee, conoscersi o solo ascoltare grandi nomi del panorama internazionale, legati all’improvvisazione musicale e alla ricerca.
venerdì 17 giugno 2011
Il 30/06 Natacha Atlas in concerto @ Carroponte
Giovedì 30 giugno
Natacha Atlas in concerto
@
CARROPONTE
Via Granelli, 1 – 20099
Sesto San Giovanni, Milano
H 21.30 – Ingresso 10 euro
INFO LINE:
392.3244.674
info@carroponte.org
Mangia&Bevi
Pizzeria: aperta tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 19 alle 24
Ristorante: aperto tutti i giorni (escluso il martedì) dalle 19 alle 22
Griglieria: aperta tutti i giorni dalle 19 alle 24
Libreria
Interno 4: aperta tutti i giorni dalle 19 alle 24
Natacha Atlas, cantante belga acclamata a livello internazionale, che ha messo a punto i caposaldi fondamentali dello "shaabi" (cioè del pop egiziano di questi ultimi anni) e della "belly dance", o danza del ventre che dir si voglia, ha appena pubblicato quest'anno il suo ottavo disco da solista. Registrato con ospiti illustri quali il pianista Zoe Rahman, un ensemble turca composta da venti musicisti e un'orchestra da camera in grado di integrare stili della tradizione araba ed occidentale, Mounqaliba - 'essere in uno stato di involuzione' in arabo – è costruito con il suono acustico, orchestrale del celebrato Ana Hina del 2007 con una serie di nuove canzoni, interludi evocativi e una lucida, limpida lettura di The Riverman di Nick Drake. Ora, con il suo nuovo album, Natasha porta il modus operandi acustico di Ana Hina ad un nuovo livello. “Il nuovo album trova seguito da El Nown
Noemi in concerto @ Carroponte. Il 29 giugno!
Mercoledì 29 giugno
NOEMI in concerto
@
CARROPONTE
Via Granelli, 1 – 20099
Sesto San Giovanni, Milano
H 22.00 – Ingresso 15 euro
INFO LINE:
392.3244.674
info@carroponte.org
Mangia&Bevi
Pizzeria: aperta tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 19 alle 24
Ristorante: aperto tutti i giorni (escluso il martedì) dalle 19 alle 22
Griglieria: aperta tutti i giorni dalle 19 alle 24
Libreria
Interno 4: aperta tutti i giorni dalle 19 alle 24
E’ un bel tipo Veronica Scopelliti, in arte Noemi, ha carattere ed è solare. 29 anni e… una vita per la musica che ha respirato in casa grazie al papà musicista che lei definisce “il mio migliore amico”. La sua carriera inizia nel 2008 quando partecipa ad X Factor che la fa conoscere nonostante la mancata vittoria al grande pubblico con la canzone Briciole pezzo che verrà incluso nel primo ep intitolato NOEMI. Partecipa poi al concerto Amiche per l’Abruzzo dove incontra Fiorella Mannoia che le propone una collaborazione per il brano L’amore si odia prima hit di successo dell’album SULLA MIA PELLE, uscito nell’ottobre 2009, doppio disco di platino, oltre 100.000 copie vendute e una permanenza ai vertici della classifica di oltre 30 settimane. Da qui Noemi inizia la sua esperienza live, prima con suo primo tour nel 2009 in tutta Italia, poi con Sanremo 2010dove si presenta con il brano Per tutta la vita di Diego Calvetti (il suo primo produttore) e Marco Cappelli, l’apertura dei concerti di Vasco Rossi del 21 e 22 aprile, a Torino – PalaIsozaki ed infine un tour estivo nel 2010. La svolta però viene a seguito di una sua intervista rilasciata ad un giornale che incuriosisce Vasco il quale decide di scriverle un pezzo; la canzone si intitola Vuoto a perdere e acquisisce fin da subito un grandissimo successo. Il brano è inserito nel nuovo album ROSSONOEMI, Rosso il colore portafortuna di Noemi la quale dichiara: “Il Rosso non è mai un colore facile da portare, non è comodo, indica un modo di vivere la vita e quello che ci circonda con grande forza, istinto, passione, dedizione, amore. E' proprio così che io ho vissuto la vita e la musica fino ad oggi ed è in questo modo che ho voluto affrontare la creazione di questo album”. Rossonoemi è il suo secondo album, si compone di 9 brani ed è molto importante per lei che se ne è occupata in prima persona. Ha scritto da sola quasi tutte le canzoni, testo e musica (la conosce bene, ha studiato pianoforte e sa suonare anche la chitarra), ha voluto chiedere collaborazione agli artisti che stima maggiormente: FedericoZampaglione, Diego Mancino, Kaballà e Pacifico. Si è impegnata nella pre produzione dell’album insieme con la sua band e infine ha scelto lei il produttore, arrangiatore Corrado Rustici ed è volata da lui a San Francisco per registrare. Con il suo secondo singolo Odio tutti i cantantigiovedì 16 giugno 2011
Martedì 28/06 Ludovico Einaudi @ Carroponte
Martedì 28 giugno:
LA NOTTE DELLA TARANTA CON LUDOVICO EINAUDI
DIRETTA DAL MAESTRO CONCERTATORE
LUDOVICO EINAUDI
con OSPITI
SAVINA YANNATOU, MERCAN DEDE & SECRET TRIBE, BALLAKÉ SISSOKO
@
CARROPONTE
Via Granelli, 1 – 20099
Sesto San Giovanni, Milano
H 21.30 – Ingresso 15 euro
INFO LINE:
392.3244.674
info@carroponte.org
Mangia&Bevi
Pizzeria: aperta tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 19 alle 24
Ristorante: aperto tutti i giorni (escluso il martedì) dalle 19 alle 22
Griglieria: aperta tutti i giorni dalle 19 alle 24
Libreria
Interno 4: aperta tutti i giorni dalle 19 alle 24
L’Orchestra popolare La Notte della Taranta, diretta dal Maestro Concertatore Ludovico Einaudi, propone i brani classici della musica popolare salentina tra suoni tradizionali ed elettronica.
L’orchestra è composta da oltre venti tra musicisti (tamburelli, percussioni, batteria, fiati, chitarre, mandola, violini, viola, violoncello, organetto e fisarmonica) e cantanti, diretti da Ludovico Einaudi, coadiuvato da Mauro Durante, assistente musicale.
Sul palco si alternano alcuni ospiti speciali che si confrontano con i brani della tradizione: la cantante greca Savina Yannatou, che nel corso della sua carriera si è mossa tra musica tradizionale, medievale, rinascimentale e barocca, fino a scoprire un grande amore per l’improvvisazione vocale, il jazz, l’avanguardia; il dj e polistrumentista turco Mercan Dede, che da anni sperimenta la fusione di elettronica e tradizione folklorica del suo paese, riuscendo a trasporre in musica la filosofia Sufi dell’armonia degli opposti, accompagnato dai Secret Tribe; Ballaké Sissoko, strumentista di gran talento, proveniente da una famiglia di griot maliani, considerato tra i più grandi virtuosi della kora.
BIOGRAFIA LUDOVICO ENAUDI:
http://www.einaudiwebsite.com/html/bio.asp
mercoledì 15 giugno 2011
Gentleman in concerto in Italia! Ecco le date!
A 30 ANNI DALLA SCOMPARSA DI BOB MARLEY
SULLA SCIA DEL GRANDE MAESTRO DEL REGGAE
ARRIVA IN ITALIA IL MEGLIO DELLE NUOVE LEVE DELLA SCENA INTERNAZIONALE
Wayout Eventi srl
PRESENTA
GENTLEMEN
Con il nuovo disco dal titolo
“Diversity”
Ecco le date:
28/06/2011 Trieste – Ausonia
29/06/2011 Collegno (To) – Colonia Sonora
20/07/2011 Zogno (Bg) – Ambria Music Festival
INFOLINE
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fax +39 06 71350312
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GENTLEMEN
2010. L’anno della tigre. E per coincidenza, questo è anche il segno cinese dello zodiaco sotto il quale è nato Gentleman. Le tigri hanno fama di essere sensibili, coraggiose, di essere nate per essere capi, ed in effetti queste sono le vere qualità che definiscono il più popolare musicista reggae della Germania. Appena trentacinquenne, Gentleman è diventato famoso come instancabile messaggero del reggae. Infatti, con magistrali album quali “Journey To Jah“ e “Confidence”, egli ha dato a questo genere musicale un nuovo caratteristico profilo ed una specie di contemporanea rilevanza che il reggae non aveva avuto dai tempi di Bob Marley.
Inoltre da tempo Gentleman è diventato una star riconosciuta a livello internazionale.
Egli viene costantemente richiesto in molti Paesi europei, ma anche in Sud America, Africa e Stati Uniti d’America. Ovunque egli vada, la gente apprezza il carisma dell’artista ed i suoi favolosi inni reggae dedicati alla Consapevolezza, all’Aderenza ai principi morali, alla Tolleranza.
“Diversity“ è il titolo del suo quinto album, inteso in primo luogo come una sfida musicale per se stesso, ma anche per i suoi fan e le loro aspettative. Non ci sono molti musicisti tedeschi così profondamente radicati nel movimento reggae, ma questo non significa che Gentleman non possa esplodere in una dancehall-riddim come se non ci fosse un domani. Il suo album offre una vasta e sfaccettata scelta di stili, testi e collaborazioni. “In questo momento sono molto sicuro di me quando mi capita di lavorare con gli altri e continuare a rimanere io stesso il filo comune” dice Gentleman, che ha portato nel nuovo album una eguale misura di voracità creativa e di coraggio di autocritica. “Il fuoco che tu senti da principiante non dura a lungo. Poi è bene che tu faccia scorta di braci e questo ha molta più forza. Ho voglia di fare ancora così”.
Il CD standard contiene 19 canzoni che esplorano tutte le forme e i colori che la musica reggae ha da offrire, mentre l’edizione di lusso di 28 brani offre una ulteriore porzione di pezzi musicali, in cui Gentleman mette a disposizione numerose prelibatezze.
La sua Band è ora chiamata Evolution. Anche se il cast è più o meno identico alla sua precedente Far East Band, alcuni piccoli punti sono stati riposizionati, così che adesso la band può partire proprio con quella passione che Gentleman richiede per assicurare un imponente spettacolo live.
E’ veramente affascinate scoprire come Gentleman riesca ancora una volta ad unire nel suo album le intere generazioni del reggae. Da un lato c’è la matricola Christopher Martin, che taglia il nastro come vincitore della premiere televisiva “Jamaica’s Rising Star“. Il ventiduenne astro nascente, il cui falsetto che lo distingue ricorda uno dei timbri musicali di Michael Jackson, è stato preso sotto l’ala protettiva di Shaggy. Dall’altro, per il brano “Good Old Days“, Gentleman è stato capace di reclutare niente di meno che il 53enne Sugar Minott, veterano dello Studio 1 e pioniere della dancehall, che dà all’album una patina sapiente e scintillante.
Nel corso degli anni, Gentleman ha costruito una vera e propria rete unica nel suo genere mettendo insieme Europa e Giamaica, la sua seconda patria.
I suoi testi denunciano la disastrosa gestione degli affari che determina le condizioni di vita del 21° secolo: un eccesso di conflitti religiosi che fanno del nostro mondo un posto sempre più desolato; un ambiente drammaticamente distrutto dal genere umano senza nessun miglioramento in vista; milioni di persone che muoiono di fame o cercano rifugio nella fuga; gente che si ritira in mondi artificiali. Gentleman marcatamente si oppone a questi fenomeni con il suo richiamo ad una maggiore tolleranza, solidarietà e rispetto reciproco. E’ in idealista che non si stanca mai, che crede nella bontà del genere umano, la cui fede creativa si incentra in due parole: spiritualità e amore. Spesso, o almeno così lui spera, poche righe di una canzone possono essere sufficienti a catturare l’attenzione delle persone, a galvanizzarle e a far sì che le cose cambino.
Di conseguenza, “Diversity“ si rivela un fluorescente gioco di illusioni che sfrutta tutte le molte possibilità che il reggae ha da offrire, e allo stato attuale delle cose ha poco a che vedere con i cliché dominanti del reggae brillante. tutta la esuberante gioia che i brani di “Diversity“ irradiano, l’album si contraddistingue per un certo senso di sobrietà. La copertina dell’album, uno scatto del famoso fotografo Olaf Heine, visualizza questo alla perfezione. Essa mostra un ritratto icona di Gentleman in doppia posa, pervaso di alberi in versione autunnale, che simbolizzano quanto ramificata e profondamente radicata sia la sua arte, un’arte essa stessa in costante processo di cambiamento. Gentleman investe in cambiamento, progresso e pluralismo. Le regole della Diversità!
venerdì 10 giugno 2011
Malena presenta il nuovo brano "Inverno". Ascoltatelo da qui!
MALENA
Presenta il brano
“INVERNO”
Ascoltabile da oggi qui
http://www.graceorange.it/ARTIST_MALENA.html
http://www.graceorange.it
Francesca Vassallo in arte MALENA è la nuova voce, il nuovo volto e la giovane promessa della musica pop-lirica Italiana.
Diplomata al prestigioso Conservatorio G. Cantelli,nel suo curriculum vanta partecipazioni a manifestazioni ed eventi prestigiosi come il Giubileo del mondo dello spettacolo a Roma presso la basilica di San Pietro.
Canta come solista e corista alla sede dell‘ ONU a New York per la proclamazione del millennio della pace.
Riscuote successo dal pubblico e la critica con “I fiori di Bach” un ensemble vocale femminile composto da 7 cantanti liriche ed una pianista al Teatro Manzoni di Milano e Il 13 marzo 2009 debutta con la Carmen di Bizet, nel ruolo di Micaela, al Teatro Rosetum di Milano.
Nel 2011, Insieme al chitarrista e manager Luca Montaldo entra in contatto con l'etichetta indipendente Grace Orange che decide di prenderla come artista. Con Paolo Agosta, artista e produttore artistico dell'etichetta, inizia la produzione esecutiva ed artistica presso il Bunker Studio Productions del suo primo album da solista, previsto in uscita per l'autunno 2011.
MALENA è un'artista dal calore decisamente mediterraneo, con una timbrica elegante, vellutata, potente ed un ottimo controllo della tecnica vocale.
Precede l'uscita dell'album la canzone "INVERNO" (scritta e diretta da Paolo Agosta), un assaggio e un anteprima di questo progetto musicale, di cui è prevista l'uscita per l'autunno 2011.
"INVERNO" è una colonna sonora che rievoca le sonorità presenti in alcune musiche utilizzate da David Linch per i suoi film.
Il mood della canzone è scuro e drammatico, e nasce da una melodia di pianoforte che si sviluppa in un arrangiamento di archi, percussioni, batteria, basso e chitarre elettriche, in un crescendo lento, continuo e costante.
La melodia del pianoforte diventa il tema su cui poggia l'incredibile interpretazione vocale di MALENA, che con grazia e potenza interpreta la linea melodica senza testo e a più voci.
Il connubio tra voce e musica è perfetto, e il coinvolgimento è totale.
Di questo brano ne esiste una seconda versione che comprende al suo interno la lettura di una poesia intitolata come il brano stesso, scritta dalla zia poetessa Cettina Vassallo e interpretata da Damiano Fiorella (ex concorrente di X-Factor edizione 2009 e voce dei "Monopolio di stato").
E' possibile ascoltare e guardare il promo-video in entrambe le versioni dalla stessa pagina del sito di Grace Orange.
Il promo-video è stato pensato e realizzato da Paolo Agosta con la collaborazione di Andrea Montagna per le riprese. L'idea è stata quella di realizzare delle immagini sgranate nel buio della notte in un bosco, per dare al video ed allo spettatore il mood cupo e tenebroso che fuoriesce dalla canzone stessa, interpretata da MALENA.
L'album che ne seguirà, è un lavoro ricco di sfumature e dal forte coinvolgimento emotivo che passa attraverso i mondi della musica lirica, della musica pop e della musica trip - pop degli anni '90.
Ananda presentano "War Diares", il nuovo lavoro discografico.
Ananda
Presentano
WarDiares
Seahorse Recordings
Data di uscita; 28 maggio
Distribuzione; Audioglobe
http://www.anandaband.com/
http://www.facebook.com/Anandaband
http://www.youtube.com/user/AnandaBand
Ascolta in anteprima due brani di wardiaries:
Massacre - Youth
Scritto così, wardiaries, senza stacchi tra le parole, senza maiuscole. diaridiguerra. La guerra è un tema che mi ossessiona da tempo, perché è una manifestazione prettamente umana, unicamente umana. Mi sono reso conto a posteriori, quando i dodici pezzi del disco erano già stati scritti, che quasi in ognuno di essi comparivano termini o immagini legate alla guerra, al contrasto con gli altri, con sé stessi. La ricerca dell’altro, di Dio, della calma. Potrebbe essere questo, la guerra, una paradossale ricerca di calma, come quando dopo uno scontro i sopravvissuti si guardano intorno, e il campo è disordinato, silenzioso.
Si potrebbe considerare questa nostra seconda prova un “concept album”, probabilmente lo è. Per quel che ricordo, le canzoni sono state scritte tra il 2008 e il 2010, nei momenti più disparati del giorno (o della notte). Indian spring mi ha costretto addirittura ad alzarmi dal letto alle prime ore del mattino, le parole si lamentavano nella mia testa insopportabili, come la sirena che precede un raid aereo. Il testo di Massacre è stato completato pochi giorni prima di cantarlo, a letto nella stanza degli ospiti di Paolo Messere, in Toscana, mentre ero afflitto da una tonsillite spaventosa e la mia temperatura sfiorava i 40°.
Massacre è anche il brano che chiude l’album, e le parole scritte per completarne il testo parlano di gioia, gioia che si espande come una luce, che inghiotte tutto. Le prime parole di Chapter II, il brano d’apertura, recitano invece: “War is now”. Una sorta di svolgimento dunque, o di speranza che l’orrore possa trasformarsi in gioia, la guerra diventare abbaglio, splendore. Quel che c’è nel mezzo è una sorta di viaggio sbilenco, di oscillazione. Il ritrovarsi nel bel mezzo della battaglia tra monaci soldati, come in Indian Spring (o sulla nave merci di Gordon Pym), il sospirare la fine dei combattimenti, il tornare qualche volta nei fumi del passato, pensando ai compagni che ognuno di noi ha perso sul campo; il tirare le somme a battaglia ancora in corso, e il rendersi conto che forse somme da tirare non ce ne saranno mai.
Temo di dilungarmi troppo. In fin dei conti quel che sto tentando di descrivere è pur sempre un album, nient’altro che una manciata di canzoni. Che si spera abbiano qualcosa da dirvi, qualsiasi cosa sia. Questo è il senso dell’album soltanto per quel che riguarda me, il suo significato secondo la mia parziale visione. Passo il testimone a chi ne scriverà. Armatevi di un orecchio teso e sincero, indossate scarpe adatte al viaggio.
Gli Ananda sono una indie rock band della provincia di Salerno e sono attivi dal 2006. wardiaries è il loro secondo album; il primo, intitolato The Apple Towns, è uscito nel 2008 per la label Videoradio.
Il 17/06 esce "Snodo", il nuovo album di Giorgio Barbarotta!
GIORGIO BARBAROTTA
Presenta
“Snodo”
(GB Produzioni / Atracoustic / Wondermark – 2011)
Data di uscita; 17 giugno
GUARDA IL VIDEO QUI
http://www.youtube.com/watch?v=syLx8UZexb0
ASCOLTA ALCUNI BRANI IN ANTEPRIMA QUI
www.giorgiobarbarotta.it
S’intitola “Snodo” il nuovo cd originale di Giorgio Barbarotta, una sola parola per sintetizzare la convergenza di diversi modi d’essere. 11 canzoni dai forti contrasti in cui confluiscono e convivono il cantautorato folk e il rock elettrico, la poesia intimista e la denuncia sociale. L’album si apre con “Buone nuove”, intensa e amara riflessione ispirata al Nobel per la pace assegnato ad Obama, prosegue con il singolo “Noi”, elegiaca rivendicazione ambientalista; è poi la volta di “L’alchimista”, pezzo sfacciatamente live, divertita metafora del mestiere del cantautore, e di “Riesci ad imbrogliare il tempo”, introspettiva ballad dal misurato sapore romantico; “Podere 41” è denuncia delle condizioni di vita dei lavoratori nella raccolta di pomodori al sud, “Dalla marea” connubio tra leggende di mare, storie di porto e credenze religiose, “Sinfonia di maggio” festosa celebrazione di vita e natura dai toni bandistico-dionisiaci, “Il motore è l’amore” delicata dedica alla nascita di un figlio, “Mediacrazia” nero e psicadelico atto d’accusa sull’imperare dei mezzi d’informazione, “Galleggiando in provincia”, ironica folksong sulla condizione degli artisti che vivono ai margini delle rotte che contano, “Che ne diresti” personalissimo confronto-dialogo con il divino. L’album, registrato e prodotto nei primi mesi dell’anno all’Atracoustic Studio di Pordenone (Live In The Tracking Room - Tre Allegri Ragazzi Morti), vede ad accompagnare Barbarotta la partecipazione dei musicisti Nicola “Accio” Ghedin batteria (Estra, Giulio Casale), Stefano Andreatta basso e flauto traverso (Manodopera, Carrettera Central), il giovane e talentuoso chitarrista Giulio Moro, gli ospiti Luca Lenardi hammond (Jackeyed, The CircleSouth) e Mauro Gatto percussioni (Barbapedana).
lunedì 6 giugno 2011
"Un passo un dubbio", il nuovo album degli SteelA
SteelA
Presentano
UN PASSO UN DUBBIO
Etichetta; On The Road
Distribuzione; Universal
Data di uscita; 31 maggio
Preceduto dal singolo “Nel centro del mondo”
www.steela.it
guarda il video qui
Steel A il gruppo
Stile + elaborazione: la risposta a chi domanda cosa significa SteelA è semplice e sincera. Come rapida è stata la maturazione dei sei ragazzi partiti dal Salento e tuttora in viaggio verso il suono apolide dell’Europa fuori controllo: dai primi sound system in cui buttarsi sul microfono all’idea di band, dagli incontri con Max Casacci (Subsonica) e Madaski (Africa Unite) a un primo album ricco di radici reggae e vie di fuga elettro club, fino all’esperienza come backing band di Raiz e all’elaborazione del secondo disco. L’istinto selvaggio di gioventù si intreccia alla maturità di chi a soli ventiquattro anni, questa è l’età media del gruppo, ha già dedicato metà della propria esistenza alla musica.
Procedendo per ordine, nel cuore degli anni Novanta il tredicenne Moreno Turi da Borgagne è poco di un bambino, eppure già se la gioca nelle dancehall di ispirazione giamaicana e retrogusto taranta che invadono le spiagge della sua zona. Intorno a lui e a Emanuele “Sciampy” Carcagni si aggrega una sorta di antibaby band: nessuna velleità da fenomeno televisivo, semplicemente la passione per il reggae degli Africa Unite, di casa sulla piazza del paese. Via i giocattoli, arrivano gli strumenti e nasce il Salento Roots Project, anticamera di SteelA. Moreno ci mette la voce e Sciampy la chitarra, Donatello “Cusci” Vitto ed Errico Carcagno tastiere e cori, Valerio “V.Bass” Greco il basso, Antonio “Dema” Demarianis la batteria. Quegli stessi Africa Unite si accorgono che sta succedendo qualcosa di speciale: Madaski, da bravo dubmaster, e Casacci, che nel frattempo ha fondato i Subsonica e l’etichetta Casasonica, diventano ostetriche artistiche di un felice parto naturale, il disco di debutto “I Livello”.
È novembre 2006. Tempo di impatti. Quello del cd sulla critica e sulla gente: eccellente. E quello di Torino sul gruppo, eccitante. Le due realtà sembrano fatte una per l’altra. Gli SteelA arrivano dal Salento, ma non sono catalogabili come reggae band, specialità della zona. Il suono giamaicano lo hanno nel sangue, però cercano altro; e sotto le Alpi trovano una scena elettronica sincronizzata con il meglio della mappa internazionale, i club che lungo il Po rendono digitali le notti d’inverno, il sapore d’Europa. Senza abiure verso le radici, i sei camminano disinibiti verso dubstep e break, incrociano cantautori informali, rapper meticci, produttori insonni, festival del cinema, gallerie d’arte, fermenti universitari. Sono due anni di elettroshock permanente, punteggiati da tournée, dj set, showcase acustici e sanguigni ritorni a Borgagne. Gli SteelA suonano bene, sempre meglio. Del crocevia permanente di emozioni fa parte anche l’incontro con Raiz, che nel 2008 si immerge con loro in Salento per preparare il tour in cui lo accompagnano come backing band fino alla Germania e al Primo Maggio romano con Lucio Dalla. Altri passi nel percorso che porta al secondo album; lo sviluppo naturale eppure mai prevedibile del suono e della poetica di un gruppo capace di mettersi in discussione ogni giorno restando sé stesso.
Nel 2009 gli SteelA iniziano la preproduzione del loro secondo lavoro discografico, prima da soli nel loro studio in Salento e poi in Casasonica con la collaborazione di Max Casacci e Ale Bavo. Iniziano le prime registrazioni e già si percepisce la voglia di cambiamento e di delineare sempre di più uno stile che sia quello degli SteelA. Dubstep, ballad minimaliste e raggamuffin sempre più elettronico con schegge di lfo che spaccano i woofer non bastano, perché è comunque molto forte la voglia di restare in contatto con il mondo del reggae, il mondo che sino a quel momento ha dato tanto alla band e dopo aver quasi ultimato le riprese del nuovo disco gli SteelA decidono di scrivere ancora nuove canzoni, meno ragionate, più istintive, che rimpiazzeranno scelte meno convincenti.
È ancora novembre, stavolta del 2010, dopo quasi due anni di lavoro gli SteelA decidono di trasferirsi in quel di Luserna S. Giovanni nella casa-studio di Madaski per ultimare finalmente il loro lavoro e introducendo così i nuovi brani che la band ha scritto, riuscendo a bilanciare sul disco la voglia di sperimentazione e di elettronica cresciuta negli anni con la linea reggae-dub-rnb che li ha caratterizzati e distinti durante la loro crescita. Ne scaturisce un disco che meriterà l’attenzione del pubblico e della critica.
Il nuovo album di Matteo Malquori: "Il gioco analogo"
MATTEO MALQUORI
Presenta
Il gioco analogo
Autoproduzione
Distribuzione; Wondermark
Data di uscita; 3 giugno
www.myspace.com/matteomalquori
Un disegno sull’asfalto in un pomeriggio assolato, immobile,ad un passo dallo scadere dell’infanzia, caselle numerate da 1 a 10, disegnate con attenzione ma da mani impazienti di lanciare un piccolo sassolino ed un attimo dopo rincorrerlo, saltando su una sola gamba, cercando di arrivare fino alla punta estrema, la vetta , la casella più lontana, la numero 10, che secondo Cortazàr rappresentava il Cielo, e da lassù sperare di vedere il mondo da una prospettiva diversa, un panorama nuovo.
10 storie, 10 personaggi, a cui la vita ha dato, ma anche tolto, incastrati tra la voglia di sognare (Una volta da piccolo), e la lucida riflessione prima di una scelta senza ritorno (Sul balcone), un amore di cui vergognarsi (il profumo), o chi è stato abbandonato dalla sua buona stella (alcool e cartoni) e così andando avanti, cercando di disegnare profili che ad un certo punto del gioco,analogo soltanto alla vita, si fermano a raccontare,o sono raccontati da occhi che li osservano e ce li mostrano attraverso le note di una canzone.
Ogni brano un paesaggio con un sapore diverso,dove la parola si mischia alla musica d’autore, atmosfere noir e malinconici blues, per dare voce a chi come Matteo Malquori, sta giocando allo stesso gioco, il gioco del mondo.