mercoledì 27 luglio 2011

Ecco il programma del Supersound di Faenza! Dal 23 al 25 settembre


MEI - Meeting degli Indipendenti

presenta

Il primo grande festival di musica per gli emergenti italiani

Il festival dei festival musicali

Nel centro storico di Faenza dal 23 al 25 settembre

Da una costola del MEI – Meeting degli Indipendenti, storico marchio del mondo indipendente italiano e che da ormai 15 anni da spazio alla giovane musica, nasce a Faenza “Supersound”, il primo grande festival dei giovani emergenti e primo “festival dei festival” in cui saranno riuniti i festival musicali del nostro paese, grazie alla collaborazione con la Rete dei Festival, che coinvolge oltre 100 festival per emergenti.

Dal 23 al 25 settembre, piazze e vie del centro storico manfredo si animeranno con info point per tutta la Piazza del Popolo nei due giorni, e poi eventi ed iniziative legate al mondo della musica e della cultura, grazie alla presenza di oltre 200 festival che in Italia danno spazio agli artisti emergenti, con alcuni tra gli operatori più importanti del settore come MTV, Radio Rai, Isoradio e soprattutto con discografici e giornalisti che incontreranno i giovani all’interno del Campus MEI. Supersound sarà una vera e propria vetrina di qualità per i giovani indipendenti, coinvolgendo tutti i generi musicali con live per tutta la città, comprese delle aree specifiche dedicate come l’ormai consueta area folk del Mei al Palazzo delle Esposizioni e tante altre iniziative.

Tra i primi testimonial Roy Paci, protagonista della Notte Bianca degli Emergenti di Sabato 24 settembre e storico amico del Mei per il quale allestì tanti anni fa la prima Mei orchestra, i Nobraino come miglior tour dell’anno, la giovanissima Erica Mou e tanti altri!!!

Tra gli appuntamenti più importanti di questa tre giorni dedicata agli emergenti disseminando concerti, showcase, workshop sull'autoproduzione ed eventi per tutta la città, segnaliamo la Targa Giovani Supersound, che ha decretato I Cani, Be Forest, Carlot-ta, Heike Has The Giggles, Simona Gretchen le migliori proposte indipendenti under 25 e che saranno premiati venerdì 23 settembre nella prestigiosa location del Teatro Masini con i vincitori, tanti ospiti, insieme ai Premi Rete dei Festival e al Premio RadioIndie Music Like in cui saranno premiati i tre artisti più trasmessi e graditi dalle radio indipendenti italiane grazie alla IML – Indie Music Like, la classifica settimana realizzata dal Mei in collaborazione con Isoradio.

Supersound dedicherà anche degli speciali momenti al web e ai nuovi canali di diffusione della musica con la partecipazione dei grandi network radiofonici e televisivi grazie agli aggregati RadUni e FEMI.

Di seguito, un breve programma dell'evento:

Venerdì 23 settembre:
  • apertura in Piazza del Popolo con il "Festival Ballo Giovani";
  • serata al Teatro Masini, dove saranno consegnati i premi di Targa Giovani Mei, Premi Rete dei Festival, Premio RadioIndie Music Like con esibizioni e grandi ospiti
Sabato 24 settembre:
  • mattina - workshop sull’autoproduzione;
  • dalle ore 14 alle ore 24 circa, in Piazza del Popolo, Mostra mercato musicale (libri, cd, dvd e vinili, strumenti musicali e merchandising); Expò delle associazioni di musica e cultura; Punti Informativi legati alla Rete dei Festival e dei Giovani Emergenti;
  • pomeriggio - presentazione nella Sala del Consiglio Comunale di Faenza di “Isofestival – un viaggio tra i festival italiani”, il primo catalogo dei festival con oltre 200 schede redatte a cura del Mei, alla presenza di tutti i direttori artistici e gli artisti vincitori;
  • sera - La Notte Bianca per gli Emergenti, con concerti in Piazza del Popolo, al Teatro Masini, a Palazzo Laderchi e al Palazzo delle Esposizioni in collaborazione con Demo di Radio Rai 1, Mtv New Generation e con la partecipazione di Roy Paci.
Domenica 25 settembre :
  • dalle ore 10 alle ore 19, in Piazza del Popolo, mostra mercato, expo’ e punti informativi in Piazza del Popolo;
  • pomeriggio - premi Web Radio e Web Tv legati ai nuovi canali di diffusione della musica;
  • serata di chiusura
E tante altre cose tutte da scoprire per il primo festival italiano che raduna tutti i festival e che dà spazio ai giovani artisti emergenti!!!

Per info: www.meiweb.itwww.retedeifestival.it – 0546/24647 – mei@materialimusicali.it

Il reggae di Kymani Marley in 3 imperdibili date



A 30 ANNI DALLA SCOMPARSA DEL PADRE
TRE DATE IN ITALIA PER KYMANI MARLEY:
MUSICA CHE OLTREPASSA I CONFINI CULTURALI REGGAE
PER DIVENTARE UNA PURA RAPPRESENTAZIONE DELLA VITA

 

Wayout Eventi srl

PRESENTA

KYMANI MARLEY
Ecco le date:

03 agosto: Rimini - Velvet
04 agosto: Filago (Bg) - Filagosto Festival
05 agosto: Lizzanello (Le) - Campo Sportivo

INFOLINE
phone +39 06 71350403
fax +39 06 71350312
www.wayouteventi.it
www.myspace.com/wayouteventi
KYMANI MARLEY
Il cognome Marley sarà per sempre di proprietà giamaicana, il suo suono è riconosciuto in tutto il mondo e ricorda il pioniere di una rivoluzione culturale, politica e sociale.
Bob Marley ha benedetto il mondo con il suo suono senza tempo, brillante e ricco di messaggi che continuano ad ispirare il pubblico di oggi.
La convinzione di Bob Marley e la sua passione per la musica sono passate nella vita dei suoi figli, permettendo così che il nome di Marley rimanesse rilevante tra la gerarchia della musica reggae.
Ky-Mani è un nome su misura per una artista carismatico il cui nome nel linguaggio est africano significa "viaggiatore avventuroso". Nato il 26 febbraio del 1976, è il secondo figlio di Bob Marley.
Nato a Falmouth, Trelawney, in Giamaica e trasferitosi a Miami, in Florida all'età si sette anni, è cresciuto in una casa di due stanze con la sua famiglia di otto persone.
Esposto ad uno stile di vita urbano, Ky-Mani adottò la convinzione che tutti gli uomini sono uguali, e nessuno è al di sopra o al di sotto di lui. Questo atteggiamento è diventato il motto del suo modo di vivere oggi. Umile, con un parlare dai toni bassi, sincero, leale, onesto, genuino. Questi sono gli ingredienti di Ky-Mani Marley.
Da bambino non aveva interesse a seguire le orme di suo padre ed era più incline allo sport. Tuttavia, nel 1997, Ky-Mani iniziò una collaborazione con l'artista hip hop Pras del gruppo The Fugees.
Questo fu il momento decisivo nel viaggio che lo porterà a raccogliere la fiaccola del padre-icona che aveva illuminato il mondo tanti anni prima.
Pur rimanendo fedele alla cultura giamaicana, la predisposizione di Ky-Mani per ogni genere di musica ne ha influenzato le opere.
Incorporando hip hop, blues, rock e grass roots sound, il prodotto finale è per Ky-Mani una pura rappresentazione della vita. La sua musica oltrepassa i confini culturali ed impedisce che lui stesso venga confinato entro la semplice caratteristica di artista reggae. Il suo sound crudo, integro, graffiante cattura l'ascoltatore e riflette l'essenza della storia di vita di Ky-Mani. Brani come "Dear Dad," "I Pray," e "Ghetto Soldier" mostrano la versatilità e l'ardente passione che emana nel condividere il suo viaggio attraverso le canzoni. Pace. Un amore. Unità. Strada di vita. Questi sono gli ingredienti della musica di Ky-Mani.
Ky-Mani ha alle sue spalle tre album: The Journey (Shang), del 1999, che ricevette il massimo apprezzamento della critica e raggiunse il 7° posto nel tabellone delle classifiche degli album reggae; Many More Roads (Fractal Ent/Reggae Vibes) del 2001, che ottenne la nomination per il Grammy Award come miglior Album Reggae; e Radio (Vox), del 2007, più hip hop dei suoi album precedenti, che ha raggiunto il 1° posto nel tabellone della classifica degli album reggae.
Ky-Mani ha collaborato con cantanti R&B e reggae (Mya, Marcia Griffiths, Tessanne Chin), con giganti della dancehall (Beenie Man, Buju Banton, Mr. Vegas, Alborosie) e talenti hip hop (Young Buck, Afu-Ra, Ms. Dynamite).
Nel 2007, è stato l'artista di apertura per il Van Halen's North American Tour. Gli sono stati intitolati dei club e si è esibito nei festival di tutto il mondo, dall'Olanda all'Ungheria, al Brasile, al Messico, fino a Capo Verde e al Kenya. In anni recenti, a Ky-Mani è stato intitolato l'evento Reggae on the Rocks in Colorado, St. Kitts Music Festival, Festival International De Rhythmes Du Monde a Quebec, Rock al Parque in Colombia, ed il World Festival of Black Arts & Cultures in Senegal.
La sua autobiografia, Dear Dad, è uscita il 6 febbario del 2010, il giorno in cui suo padre avrebbe compiuto 65 anni. Dear Dad, tradotto e distribuito in cinque lingue, è stato scritto con l'aiuto del Dr. Farrah Gray, l'influente e potente guru Afro-Americano.
Ky-Mani sta registrando il suo prossimo album, "Evolution of a Revolution" nei Tuff Gong Studios a Kingston, in Giamaica; gli studios fondati da suo padre nel 1965, ora completamente rinnovati.
È facile prevedere che questo disco continuerà nella esplorazione musicale e vedrà la collaborazione di artisti di diversi generi musicali.
D'altro canto, Ky-Mani unisce le sue forze con Andrew Tosh, in una collaborazione veramente speciale. I figli di Bob Marley e Peter Tosh sono presenti insieme nel brano "Lessons In My Life," il primo singolo che ha avuto una nomination all' Andrew's Grammy Award, omaggio acustico alla eredità di suo padre. Ky-Mani è anche presente nel brano del cantante reggae Protoje, "Rasta Love." Prodotto da Donovan "Don Corleone" Bennett, "Rasta Love" è una potente, consapevole combinazione dove la dancehall si unisce con gli amanti del rock e verrà inserito nel prossimo album di Protoje The 7 Year Itch.
Ky-Mani ha recitato in diversi film, tra cui: Shottas con Paul Campbell, Spragga Benz e Wyclef Jean nel 2002 (sul tema del crimine organizzato a Kingston e Miami); One Love con la cantante Cherine Anderson nel 2003 (una storia d'amore di un Rasta che incontra una cantante di gospel nel momento in cui ambedue entrano nell'ambiente della musica a Kingston); e nella parte del cantante in "John the Baptist in Haven" del 2004, dove recitavano Bill Paxton e Orlando Bloom (una storia d'amore con dramma di vendette di malavita ambientata in un'isola esotica).
Per la televisione sono al suo attivo: "Living the Life of Marley" su BET J; su NBC/Telemundo's "The Shuffle"; su FOX "Business's Happy Hour" con Cody Willard e Rebecca Gomez; inoltre Music Choice, MTV Jams e VH1 Soul, per nominarne solo alcuni.
Con nuova energia e uno spirito rivitalizzato, il futuro è promettente per Ky-Mani. Nel 2009, ha fatto partire il programma di beneficenza LOAF, Love Over All Foundation, che si rivolge a responsabilizzare ed educare i giovani. LOAF si focalizza anche sul ripristino dei valori, sulla ricostruzione delle scuole e sulla fornitura delle attrezzature di base sia per le classi sia per la comunità della sua città natale, Falmouth in Giamaica.
Fedele alla sua visione umanitaria, Ky-Mani ha recentemente messo a disposizione il suo talento in speciali eventi per la raccolta fondi al Brooklyn Children's Museum in New York, al 1st Annual Beat Breast Cancer Music Festival in Trinidad e Tobago, che ha avuto una diffusione a mezzo televisione in tutti i Caraibi anglofoni; è inoltre un supporter costante delle Nazioni Unite nel campo della difesa dei diritti umani.

23-24-25 Agosto: Toots and The Maytals in concerto



A 30 ANNI DALLA SCOMPARSA DI BOB MARLEY
UNA LEGGENDA DELLA SKA E REGGAE MUSIC
IN ITALIA PER TRE DATE:
TOOTS AND THE MAYTALS

Wayout Eventi srl

PRESENTA

TOOTS AND THE MAYTALS
Ecco le date:

23/08/2011 Gallipoli (Le) - Parco Gondar
24/08/2011 Reggio Emilia (Re) - Festareggio
25/08/2011 Brescia - Festa Radio Onda D'Urto

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phone +39 06 71350403
fax +39 06 71350312
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www.myspace.com/wayouteventi
TOOTS AND THE MAYTALS
I Toots and The Maytals, originariamente chiamati semplicemente The Maytals, sono considerati una leggenda dello ska e reggae music. La loro musica è un'unica combinazione di gospel, soul, reggae e rock. Federick "Toots" Hibbert, leader del gruppo, è nato a May Pen in una parrocchia di Clarendon in Jamaica. E' cresciuto cantando gospel nel coro della chiesa ma si è trasferito a Kingstone alla tenera età di sedici anni.
A Kingstone Hibbert conobbe Henry "Raleigh" Gordon e Nathaniel "Jerry" McCarthy, formarono un gruppo le cui prime registrazioni erano attribuite a "The Flames" o "The Vikings". Dopo aver rinominato il gruppo "The Maytals", il trio registrò il suo primo album "Never Grow Old presenting the Maytals", prodotto da Dodd allo Studio One nel 1962-63. Con il supporto musicale dei leggendari Skatalites, nel lancio del 1964, The Maytals si assicurarono un immediato successo. L'album originale è stato rilanciato con la Heartbeat/Rounder Records nel 1997.
Dopo essere stati allo Studio One per circa due anni, il gruppo volta pagina e fa alcune sessioni per Prince Buster (uscite nel 1974) prima di registrare il secondo album prodotto da Byron Lee nel 1965.
Tuttavia la carriera della band fu brutalmente interrotta alla fine del 1966 con l'arresto di Hibbert che fu messo in prigione per possesso di marjuana.
In seguito a rilascio di Hibbert verso la fine del 1967, la band ufficiale cambiò il suo nome in Toots and the Maytals e iniziò a lavorare con il produttore Leslie Kong, una collaborazione che produsse tre album ed una serie di hit tra la fine degli anni sessanta all'inizio dei settanta. Al singolo "Do the Reggay" del 1968 è stata attribuita la capacità di aver coniato la parola reggae, "Pressure Drop", "54-46 was my number" e "Monkey Man" furono invece il primo gruppo di hit internazionali della band.
Il gruppo ha partecipato a "The Harder They Come", film del 1972, nella cui colonna sonora Jimmy Cliff ha un ruolo da protagonista. Il brano è nella top ten di Vanity Fair delle colonne sonore di tutti i tempi.
Dopo la morte di Kong nel 1971, il gruppo ha continuato a registrare con il primo ingegnere del suono di Kong Warwick Lyn, ed in questo periodo ha prodotto i suoi 3 album di maggior successo.
In questi tre album, spiccano le hits "Funky Kingston" (1973) e "Reggae Got Soul" (1976).
Sul finire degli anni '70, le composizioni della band furono un punto di riferimento per il periodo di ripresa reggae-punk e ska negli UK, quando gli Specials inclusero "Monkey Man" nel loro album di debutto nel 1979 ed i Clash produssero la una loro versione di "Pressure Drop".
Dopo aver girato in tutto il mondo per diversi anni, Toots and The Maytals si sciolsero all'inizio del 1980 ma si riformarono agli inizi degli anni '90 per continuare con successo il tour.
La band nel 2005 ha vinto il Grammy Award come miglior album reggae con "True Love", un album consistente in ri-registrazioni dei loro classici a fianco di famosi e leggendari artisti come Bonnie Raitt, Willie Nelson, Eric Clapton e Keith Richards oltre ad artisti oggi famosi come No Doubt, Ben Harper, The Roots e Shaggy.
Nel 2006 Toots and The Maytals hanno inoltre registrato una versione reggae/ska di "Let Down" dei Radiohead per l'album tributo "Radiodread" degli Easy Star All-Stars. L'Album "OK computer" è una trasformazione dei brani della rock band inglese in chiave reggae, bub e ska. "Let Down" è stata frequentemente citata dalle recensioni come uno dei successi dell'album.
Nel 2007 esce "Light Your Light," formato da nuovi brani e rielaborazioni di vecchi successi come "Johnny Cool Man". L'album è stato nominato nel 2008 per il Grammy imiglior album reggae.
Nel Marzo 2009 era stato annunciato che Toots & the Maytals si sarebbero esibiti insieme a Amy Winehouse, per il 50simo anniversario della loro etichetta, Island Records. Winehouse ha fatto una cover di "Monkey Man" e l'avrebbero dovuta cantare al Bush Empire a Londra il 31 maggio 2009; ma Winehouse ha dovuto cancellare la sua partecipazione, lasciando i Maytals a suonare nella più intima Bush Hall registrando il tutto esaurito.
Dopo queste esperienze, la band continua a girare il mondo portando con sé un sound coinvolgente e maturo.
Nel 2011 torneranno in Italia per tre date live, a Gallipoli, Reggio Emilia e Brescia.

martedì 26 luglio 2011

10 Agosto: Stephen Marley a Grosseto!



A GROSSETO, IL CANTANTE
E CHITARRISTA GIAMAICANO,
FIGLIO DELLA LEGGENDA DEL REGGAE,
PROPORRA' I SUOI GRANDI SUCCESSI

Mercoledì 10 Agosto

Wayout Eventi srl

PRESENTA

STEPHEN MARLEY
@

Festambiente
Loc Enaoli
Grosseto

Inizio concerto: ore 22:00
Ingresso € 12.00
INFOLINE
www.festambiente.it
BIO
Molta gente si sorprese quando nel marzo 2007 il lungamente atteso album del debutto di Stephen Marley "Mind Control" (Tuff Gong/Ghetto Youths/Universal Republic) finì al primo posto nella classifica degli Album Reggae; dopo tutto, nel corso degli anni Stephen aveva portato la sua eccellenza nel cantare, scrivere e produrre brani ad altri progetti della famiglia Marley, tra cui due album del fratello minore Damian vincitori di un Grammy Award, e ciò praticamente garantiva che "Mind Control" avrebbe rappresentato una prova ragguardevole. Ed è stato davvero così: "Mind Control" , auto-prodotto, è quel raro insieme che raggruppa una serie coerente di stili differenziati, ciascuno rilasciato con uguale professionalità e competenza. Se Stephen è il rivoluzionario roots rocker che denuncia la schiavitù mentale, come si capisce già dal titolo dell'album, un prigioniero indignato che contesta il fatto di essere stato condannato alla prigione per il possesso di marijuana nel blues "Iron Bar", un romantico abbandonato che anela una pausa in "You're Gonna Leave " o di un irresistibile trascinatore della retro-dancehall che sfoggia le sue doti mic in "The Traffic Jam", ogni brano di "Mind Control" conferma la sua squisita bravura come cantante incisivo, versatile autore di testi e strumentista completo, riconosciuto nel contempo produttore geniale.
E non sorprende l'universale plauso della critica che ha accompagnato l'uscita di "Mind Control" : Interview Magazine lo ha chiamato "un vero capolavoro, forse la migliore performance della progenie Marley" , mentre Entertainment Weekly lo ha salutato come "Il miglior album Marley di una generazione. "Mind Control" è stato insignito del Grammy 2008 per il miglior Album Reggae, mentre la versione unplugged "Mind Control-Acoustic" è stata onorata dallo stesso premio nel 2010, portando a sette il numero totale dei Grammy Award di Stephen guadagnati dai diversi ruoli negli assortiti progetti della famiglia Marley, un numero record per un artista giamaicano. Raggiungere tale padronanza non è accaduto in una notte, ma Stephen è gratificato per il tempo che ci è voluto: "Io credo che bisogna lottare per raggiungere la grandezza e ci sono voluti molti sacrifici per ottenere queste cose", spiega. "E' come un esercizio, non si può semplicemente sentirsi in forma, bisogna lavorarci su. E la stessa cosa avviene con la musica: se viene facile, va anche facile, così apprezziamo davvero gli anni, il tempo che ci abbiamo messo, il tempo che abbiamo messo in questa cosa. Ciò che avviene al di fuori di questo, non lo darei per scontato o garantito. "

Secondo figlio di Bob and Rita Marley, Stephen è nato il 20 aprile del 1972; inizia la sua precoce carriera a sei anni, cantando, ballando e suonando alle percussioni con i suoi fratelli nel gruppo The Melody Makers, il cui primo singolo "Children Playing In The Streets" venne prodotto dal padre nel 1979 per la Tuff Gong, l'etichetta fondata da Bob alla fine degli anni '60. Proprio come suo fratello maggiore Ziggy, Stephen fa le sue prime esperienze osservando suo padre. Quando è ancora un adolescente è assistente alla produzione degli album dei The Melody Makers, inclusi i tre album "Conscious Party" (Virgin Records, 1989) "One Bright Day" (Virgin Records, 1990) e "Fallen Is Babylon" (Elektra Entertainment, 1998). vincitori del Best Reggae Album Grammy.
Nel 1993 Ziggy e Stephen fondano la Ghetto Youths International per avere un mezzo di controllo sulla propria musica e per dare una mano a musicisti esordienti. La prima fatica di Stephen come produttore solista per la Youths International comprende l'ultimo album della nonna , Cedella Booker, "My Altar", seguito nel 1995 dal singolo di Ziggy Marley e The Melody Makers "To Do" e quello del fratello minore Damian "10.000 Chariots". Entrambi singoli di successo nelle classifiche giamaicane, che hanno generato un grande entusiasmo attorno alla fruttuosa e crescente esperienza di Stephen come produttore.
Nel 1996 Damian debutta con l'album "Mr. Marley", per la Ghetto Youths, e la distribuzione negli U.S. Viene curata dalla Tuff Gong/Lightyear. Stephen suona diversi strumenti e scrive la maggior parte dei brani, oltre a produrre "Mr. Marley". Insegna anche ha suo fratello minore come "cavalcare un riddim" ed ha rappresentato un incomparabile mentore nella trasformazione drammatica di Damian da inesperto adolescente pieno di speranze in un artista fiducioso, promettente, di successo.
Il primo progetto che porta le capacità di Stephen nella produzione all'attenzione mondiale è stato "Chant Down Babylon", in cui egli audacemente manipola gli inediti originali di suo padre dalla sessione Island Records anni '70, congiungendoli in duetti
con hip-hop e artisti R & B, aggiornando gli one-drop rhythms riccamente strutturati dei Wailers con un assortimento di campioni, loops e overdubs.I risultati spaziano dall'accoramento sincero dell'ultimo Guru in "Johnny Was" ai Busta Rhymes, street version del reverenziale "Rasta Man Chant", al roco hard rock di Aerosmith di Steven Tyler e di Joe Perry in "Roots Rock Reggae". "Chant Down Babylon" raggiunge il suo obiettivo di portare la musica di Bob verso una nuova generazione di fan, guadagnando una Grammy nomination; viene dichiarato Disco d'Oro dalla Recording Industry Association of America e ha venduto più di un milione di copie in tutto il mondo.
L'hip-hop di Stephen ha influenzato i ritmi dancehall rendendo molto più fluido e complesso l'album di Damian "Half Way Tree" (Ghetto Youths/Motown) con una spettacolare crescita messa in pratica da ambedue, produttore ed artista. Stephen ha dimostrato pari destrezza nella creazione di robusti ritmi roots reggae, atti a sostenere il flusso vocale di Damian, ben congegnato e privo di interruzioni, arricchito da testi sostanziali. "Half Way Tree" ha raccolto numerosi successi in Giamaica e in ambiente internazionale , inclusi "More Justice" e "It Was Written" (con Capleton) e ha vinto nel 2002 il Grammy per il Miglior Album Reggae.
Stephen ha prodotto e prestato la sua voce al singolo di Damian "Welcome To Jamrock", la più grande canzone reggae del 2005. Basato su una effervescente bassline di Robbie Shakespeare, presa da un successo del 1985 di Ini Kamoze, "World A Reggae Music", "Welcome To Jamrock", ossessionante, crudo ritratto della Giamaica, divenne presto un inno che attraversa tutta l'sola e va in onda su tutte le radio americane. Stephen aveva quasi terminato "Mind Control" al momento dell'uscita di "Jamrock", ma per massimizzare l'impatto del successo del singolo sul mercato internazionale, il completamento del terzo album di Damian ebbe la precedenza sul suo programma di produzione. Uscito nel settembre 2005, "Welcome To Jamrock" (Tuff Gong/Ghetto Youths/Universal Republic) entrò nella classifica dei Top 200 album al 7° posto, un vero record per una artista reggae. Venne dichiarato Disco d'Oro e vinse l'edizione 2006 del Best Reggae Album Grammy, mentre il singolo venne premiato per la Best Alternative Hip Hop performance, ancora un primato per un artista giamaicano.

Nel frattempo, il successo di "Welcome To Jamrock" aumentava l'attesa che circondava l'uscita della fatica da solista di Stephen e quando "Mind Control" finalmente arrivò, ebbe una attenzione più grande di ogni altro album di qualsiasi membro della famiglia Marley di recente memoria. Registrato presso il Marley Music studio a Kingston e il Marley Lions Den studio a Miami, l'organica mescolanza di elementi eclettici che sfidano ogni categorizzazione di "Mind Control" sorprese molti ascoltatori che associavano il nome Marley esclusivamente alla musica Reggae. "Mind Control è un album illuminante, edificante per il pensiero e per lo spirito " dice Stephen, riflettendo sul suo debutto. "Secondo me si tratta di una incisione molto bilanciata, puoi trovarci alcuni messaggi sociali, alcuni messaggi spirituali e alcuni messaggi personali, c'è lì qualcosa per ognuno" .
All'inizio del 2010 Stephen ha prestato la sua voce a due pezzi nell'apprezzato album di Damian Marley e Nas "Distant Relatives" (Ghetto Youths/Universal Republic/Island Def Jam), il duro "Leaders" e il devoto "In His Own Words" e ha prodotto un terzo brano, "Patience". Damian all'inizio voleva guidare la produzione dell'album, ma Stephen ha giocato quello che ambedue i Marley descrivono come un "ruolo da grande fratello". " Bene, ciò significa che io sono il maestro, così in genere se sento qualcosa che non suona tanto bene, devo dire che deve essere cambiata" afferma Stephen riguardo al suo coinvolgimento con "Relatives". "Il fatto è che sono il suo fratello maggiore e devo guidarlo in qualche modo."
Mentre Stephen si è fatto una formidabile reputazione navigando tra diversi generi musicali, il suo secondo album, finora ancora senza titolo e che dovrà uscire entro il 2011, segna un ritorno alle radici reggae, perché "questo è proprio il modo in cui le canzoni mi sono venute fuori" spiega. "Dovendo fare dei tour, sono stato là fuori per tre anni, così ho scritto molto materiale nuovo per me e per la gente intorno a me, questo album è davvero forte, con alcuni brani politici molto forti. Non ero così eccitato per "Mind Control" quanto lo sono per questo album" si entusiasma Stephen". "Non lo abbiamo pianificato, è venuto naturalmente e talvolta le cose escono meglio in questo modo."

martedì 12 luglio 2011

Dal 15 luglio: l'unico locale in Italia con la piscina sotto il palco!



 

DA VENERDI’ 15 LUGLIO

L’UNICO LOCALE IN ITALIA CON LA PISCINA SOTTO IL PALCO

UN MODO NUOVO E PIACEVOLE

DI ASCOLTARE CONCERTI E DEEJAY SET… NELL’ACQUA….

AL PHENOMENON

S.S. 229 Fontaneto D'Agogna (NO) - Tel. +39 0322 86 28 70

www.phenomenon.it

LEGGI QUI LE INFO SULLA PISCINA E LA STRUTTURA

http://www.phenomenon.it/piscina.aspx

 

IL PROGRAMMA DELLA SERATA DI INAUGURAZIONE

inizio concerto ore 23.00

ingresso: 7 euro (1 consumazione inclusa)

per chi viene a cena: INGRESSO GRATUITO

DANIELE RONDA & FOLKAMISERIA

Rock Folk Night!

Daniele Ronda è uno dei nuovi giovani cantautori italiani che stanno ottenendo importanti apprezzamenti per non parlare dei duetti con Davide Van De Sfroos e Danilo Sacco (cantante dei Nomadi)

Durante la serata sul palco saliranno anche i Folka Miseria

Introduzione a DANIELE RONDA

Daniele Ronda nasce a Piacenza il 23 ottobre 1983 e sin da piccolo si appassiona alla musica. All’età di nove anni inizia a suonare il pianoforte entrando al conservatorio, ma è a quattordici anni che scopre la sua vera direzione dedicandosi al canto. Numerosi concorsi, tra cui L'Accademia di Sanremo ed il Festival di San Marino, lo vedono protagonista come interprete, ruolo che però sente stretto, decidendo di scrivere brani propri. Daniele inizia così a comporre musica e testi a soli sedici anni.

Il suo talento come autore ottiene presto il dovuto riconoscimento quando due dei suoi brani, "Almeno stavolta" e "L'anno zero", sono scelti da Nek come singoli di lancio per il suo "Nek The Best Of... l'Anno Zero", uscito nel 2003. L'anno successivo Daniele si mette al lavoro con il suo gruppo di collaboratori e realizza il proprio singolo d'esordio "Come pensi che io", in rotazione radiofonica dal maggio 2004, brano che lo porta sul palco del Festivalbar dello stesso anno. Nel 2005 altri quattro suoi brani vengono scelti per l'album "Una Parte Di Me" di "Nek": "Lascia che io sia", "Notte bastarda", " Va bene così" e "Una parte di me" che da il titolo all’album. Con “Lascia che io sia” Nek vince l’edizione 2005 del Festivalbar.

"Nella stanza 26", ultima fatica discografica dell'artista romagnolo, vede ancora la presenza di tre brani di Daniele: "Cri","Sei", e "Ancora un giorno di te".In questi anni di collaborazione con Nek, le canzoni scritte da Daniele vengono esportate nel mercato latino; in Spagna il gruppo El sueno de Morfeo duetta con Nek su “Para t seria” versione spagnola di “Lascia che io sia”. Nel frattempo Daniele collabora anche con Massimo Di Cataldo scrivendo per lui la canzone “Amami”.

Nel 2008 Daniele partecipa come autore al Festival di Sanremo: insieme a Pasquale Panella, scrive per Mietta “Baciami Adesso” della quale sarà anche arrangiatore e produttore artistico. Mietta sceglie di inserire nel suo album anche altre due canzoni di Daniele: “Guardami” e “Con il sole nelle mani” che da il titolo al disco.

Nel 2009 Nek inserisce ancora una volta un pezzo di daniele nel suo album “Un’ altra direzione” il pezzo si intitola “tira su il volume”.

Il periodo a cavallo tra il 2008 e il 2009 è fondamentale poiché segna per Daniele “incontri importanti” che lo portano a prendere la definitiva decisione di voler cantare le canzoni che scrive e mettersi in gioco in prima persona.

Nel 2010 esce il singolo “Lo so sei tu” che viene presentato in anteprima su Radio Italia, e balza nella top ten dei brani indipendenti più programmati.

Sempre nel 2010 partecipa alla finalissima del rinomato festival di Castrocaro classificandosi terzo e dopo 4 mesi entra nei 10 finalisti di Sanremo Lab presentandosi al prestigioso concorso con un brano in dialetto piacentino, sfiorando la concreta possibilità di partecipare con lo stesso al festival di Sanremo 2011.

Nell' estate del 2011 Daniele vira definitivamente sul suo vero grande amore di sempre: "IL FOLK", uscento con le 16 tracce di DAPARTE il suo primo album legato appunto a sonorità acustiche e popolari un mondo che sancisce in maniera definitiva l' habitat ideale per valorizzare la graffiante e sofferta voce di questo giovane ma grande autore italiano. Due prestigiose collaborazioni nel disco, Daniele duetta infatti con Davide Van De Sfroos che con Danilo Sacco (il cantante dei Nomadi), collaborazioni che attestano quanto ormai sia apprezzato e stimato nel mondo del cantautorato/folk nazionale.

 

venerdì 8 luglio 2011

Targa Giovani Supersound 2011: serata di premiazione



Il Mei presenta

Ecco i vincitori under 25 della

 

Targa Giovani Supersound 2011

I Cani, Be Forest, Carlot - ta, Heike Has The Giggles e Simona Gretchen

Premio speciale MEI ad Erica Mou

I premi saranno consegnati a Supersound

Venerdì 23 settembre al Teatro Masini di Faenza

La giuria selezionata dal fior fiore della stampa musicale nazionale, e composta nientepopodimenoche da: Luca Valtorta (XL - Repubblica), Luca D'Ambrosio (Musicletter.it), Andrea Diani (RadUni), Fabrizio Galassi (Repubblica.it/Kataweb, Wired), Orazio Martino (Gli Osservatori Esterni), Luca Minutolo (Fuori dal Mucchio), Giorgio Moltisanti (Rumore), Antonio Oleari (Jam), Gianluigi Peccerillo (Dance Like Shaquille O'Neal), Davide Rolleri (The Breakfast Jumpers), Hamilton Santià (Il Mucchio), Jacopo Tomatis (Il Giornale della Musica) ed Enrico Veronese (Italian Embassy, Blow Up), con la supervisione e il coordinamento di Chiara Caporicci e Giordano Sangiorgi del MEI - Meeting degli Indipendenti ha elargito il suo verdetto.

All'interno del Supersound di Faenza, la tre giorni che da spazio agli emergenti disseminando concerti, showcase, workshop sull'autoproduzione ed eventi per tutta la città durante l'ultimo fine settimana di settembre, la Targa Giovani del Mei cresce con la prepotenza che contraddistingue i bimbi viziati, ottenendo più spazio e visibilità e continuando a premiare le migliori proposte indipendenti under 25, dopo aver premiato nel 2010 Green Like July, Colapesce e Distanti.

Più grande, più grosso e più bello, il premio di quest'anno si arricchisce di nuove categorie, per lasciar giocare i bimbi a fare la vita da grandi, in una location d'eccezione al centro di Faenza. Inoltre a Supersound sarà consegnato un premio speciale MEI ad Erica Mou, come giovane talento dell’anno, la ventenne cantautrice pugliese già premiata al Meeting di due anni fa che si conferma come giovanissima rivelazione grazie alla produzione del suo primo album con la Sugar e dopo aver calcato con successo i principali palchi rock italiani.

I giovani più giovani dei giovani di quest’annata musicale, secondo le teste pensanti della critica e l’organizzazione musicale, insigniti della Targa Giovani Supersound 2011 sono I Cani, Be Forest, Carlot - ta, Heike Has The Giggles e Simona Gretchen, rispettivamente nelle seguenti categorie:

Miglior Solista: I Cani

Dietro questo moniker si nasconde una figura dall’identità misteriosa, arrivando a scomodare il cantautore romano Max Gazzè (possiamo assicurarvi che non si tratta di lui). È la musica, ma soprattutto i suoi testi pungenti, a descrivere la personalità e l’identità di un autore semplice, secco e senza peli sulla lingua, che fra trame elettroniche e attitudine indie d’assalto dipinge con un realismo vivido e spiazzante le realtà e le debolezze del mondo indipendente, raccolti nel suo disco d’esordio dal titolo modesto “Il sorprendente album d’esordio dei Cani”.

Miglior Gruppo: Be Forest

Pesaro s’imbrunisce di tinte fosche e sbiadite dalle trame wave dei giovanissimi Be Forest, devoti ad un attitudine ed estetica tanto cara agli anni ’80 del dark e della new wave, in una miscela personale e ricca di scosse shoegaze. Vero e proprio prodotto da esportazione, il loro disco d’esordio “Cold” esce per l’etichetta We Were Never Being Boring che la band sta supportando con un tour su e giù per lo stivale, facendo incetta di ottime recensioni e concerti seguitissimi.

Miglior Live: Heike Has The Giggles

I giovanissimi Heike Has The Giggles, in sede live fanno shakerare le natiche come pochi altri nel nostro paese, grazie alla loro proposta che mescola new wave dalle tinte danzereccie ed una carica punk/funk trascinante e sensuale. Reduci dalla partecipazione allo Sziget Festival di Budapest, e come gruppo spalla ai Wombats, Tricky e Futureheads, la band si è creata un seguito per i suoi live trascinanti dentro e fuori confine.

Miglior Disco: "Make Me A Picture Of The sun" di Carlot-ta

Classe 1990, la giovane Carlotta Sillano ha le mani in pasta nel manierismo pop di Tori Amos e Joanna Newsom. “Make Me A Picture Of The Sun” (pubblicato dall’etichetta Anna The Granny) è un viaggio etereo tra melodie lievi incastonate da una voce fluida e malleabile, che alterna momenti soavi a frangenti più graffianti. Impossibile non emozionarsi di fronte a tanta passione pop. Già spalla per Melissa Auf der Maur, Cocorosie, Morgan, Kaki King, Nada, Massimo Volume, Paolo Benvegnù, Dente e Pan del Diavolo, e ospite delle passate edizioni del Premio Tenco e Premio Bindi, collabora con svariate formazioni. Ma per le sue creazioni preferisce occuparsene da sé.

Miglior Testo: "Venti e Tre" di Simona Gretchen

All’anagrafe Simona Darchini, la cantautrice faentina ha suscitato l’attenzione della stampa musicale e di pubblico per il suo disco d’esordio “Gretchen pensa troppo forte”, caratterizzato da un cantautorato graffiante e molto personale, per cui lo scorso anno ha ottenuto il premio “Fuori dal Mucchio” come miglior disco d’esordio. Con il suo EP “Venti e Tre” pubblicato dalla Trovarobato e Disco Dada, e registrato con la collaborazione di Lorenzo Montanà, Paolo Mongardi e Giacomo Sangiorgi, la Gretchen propone due tracce, tra cui una cover di Venus In Furs dei Velvet Undergound. Il pezzo è un flusso di coscienza ruvido di riflessioni inquietanti ed instabili.

Miglior Etichetta Neonata: 42 Records

La 42 Records è la piccola etichetta romana gestita da Emiliano Colasanti (Ex firma de “Il Mucchio” ed oggi collaboratore di Rolling Stone Italia, gestisce il blog musicale Stereogram) e Giacomo Fiorenza (ex metà dell’etichetta Homesleep, produttore e sessionman in vari progetti, tra cui Moltheni). Devoti alla pratica del download gratuito, e con un occhio sempre attento alle realtà più originali del panorama indipendente italiano, la piccola etichetta ha la sana abitudine di regalare un ep in download gratuito ogni 24 del mese, preciso e soddisfacente come la busta paga. Un esempio ed una tenacia da seguire. La loro fucina ha tirato fuori in questi anni band come Cat Claws, I Cani, Vessel, i giovanissimi Jacqueries, Albanopower ed il progetto solista di Lorenzo Urciullo aka Colapesce, già premiato l’anno scorso dalla Targa Giovani.

Questa è la squadra di giovani leve che crediamo abbiano qualcosa di originale da dire, e la stoffa per lasciare un segno indelebile nel nostro panorama musicale, indipendente e non. Vincitori, vinti o semplici figuranti, ci vedremo tutti Venerdì 23 Settembre al Teatro Masini di Faenza in una serata ricca di esibizioni live, premi, ospiti, colpi di scena e red carpet manco fosse la notte dei Telegatti.

Per info: www.meiweb.it - 0546/24647

 

giovedì 7 luglio 2011

Jimmy Cliff in Italia! Ecco le due imperdibili date



WAYOUT EVENTI PRESENTA
LE DUE DATE ITALIANE DI JIMMY CLIFF:
LO STORICO CANTANTE REGGAE JAMAICANO
PROPORRA' I SUOI GRANDI SUCCESSI
A 30 ANNI DALLA SCOMPARSA DI BOB MARLEY
Wayout Eventi srl

PRESENTA

JIMMY CLIFF
Ecco le date:

12 luglio: Roma - Villa Ada
14 luglio: Lecce - Italia Wave

INFOLINE
phone +39 06 71350403
fax +39 06 71350312
www.wayouteventi.it
www.myspace.com/wayouteventi

JIMMY CLIFF SI PRESENTA
Saluti a tutti, il mio nome è Jimmy Cliff, attore, innovatore della musica, cantante, autore, produttore, "Artivist", uomo d'affari, e molto altro ancora...
Ho scoperto di avere una voce molto particolare già alla scuola primaria e nella Chiesa Pentecostale dove andava la mia famiglia.
Quando il panorama politico stava cambiando in Giamaica, nel momento in cui l'isola divenne indipendente dalla Gran Bretagna, la musica beat iniziò ad esprimere meglio lo spirito della gente nei confronti di questo cambiamento. Il Sound System divenne una parte integrante della scena sociale della Giamaica, specialmente per le classi lavoratrici, che si riferivano a questa per il divertimento e la vita sociale. Il Sound System ebbe un impatto sulla mia vita già dall'infanzia in Giamaica, dove potevo ascoltare la musica dal grande locale che stava sotto la mia piccola casa, dove suonava un Sound System chiamato "Pope Pius".
Tra gli artisti locali che mi hanno ispirato ricordo Derrick Morgan, Prince Buster e Monty Morris.
Dopo aver lasciato la scuola primaria di Somerton mio padre mi portò a Kingston, la capitale della Giamaica, per frequentare un istituto tecnico, e avevo già in testa un paio di canzoni che avevo scritto.
Ho subito contattato molti produttori mentre frequentavo la scuola, facendo di tutto per far registrare le mie canzoni, ma senza molta fortuna.
Ho partecipato ad alcuni spettacoli per dilettanti, qualcuno l'ho vinto e in qualcuno sono stato imbrogliato. Una notte, mentre passavo davanti ad un negozio di registrazioni che era anche un ristorante, mi feci coraggio ed entrai e cantai per i proprietari Cinesi. Convinsi uno di loro, Leslie Kong, ad entrare nell'affare della registrazione iniziando con me. La mia seconda registrazione con lui, Hurricane Hattie, divenne un numero uno in Giamaica. Seguirono Miss Jamaica, One Eyed Jacks, King of Kings e Leslie Kong andò avanti fino a diventare il King Kong tra i produttori giamaicani. Era l'era Ska della musica giamaicana.
Chris Blackwell, un produttore di musica giamaicano/inglese, mi invitò a trasferirmi in Inghilterra. Il mio soggiorno in Europa fu denso di preziose esperienze. Mi ricordo ancora il razzismo che incontravo in Inghilterra con la mia band nel cercare casa, nella sistemazione, ma anche nel vivere quotidiano: ho dovuto lottare per la mia identità e la mia sopravvivenza. Per quanto riguarda la musica, ho dovuto essere molto flessibile per continuare a lavorare e culturalmente ho dovuto imparare a superare lo shock. Dopo circa quattro anni di tour e registrazioni in Europa, venni invitato ad esibirmi in un festival della canzone internazionale in Brasile e fu per me un grande successo.
Dopo ho viaggiato attraverso tutto il Sud America facendo tour e scrivendo canzoni, in Argentina, Cile, Uruguay, Colombia, Panama e Messico finendo poi a Miami dove portai a termine alcune mie canzoni. Wonderful World Beautiful People era una di queste e divenne un hit internazionale. Da Miami tornai in Giamaica, dopo che ne ero stato lontano per quattro anni, dove registrai le canzoni, fatta eccezione per il brano Many Rivers To Cross che registrai a NY. Tornai in Inghilterra con il prodotto finito.
Ci furono altri minori successi nel Regno Unito prima che mi offrissero il ruolo di protagonista in un film che sarebbe stato girato in Giamaica "The Harder They Come " che divenne una pietra miliare nel suo genere e che portò la mia carriera ad un altro livello. Ora venivo riconosciuto come attore, la cosa che più mi piaceva fare. Questo film ha anche il merito di aver fatto conoscere al mondo il genere musicale che sarebbe poi diventato famoso con il nome di Reggae.
Dopo che il film è diventato un grande successo in gran parte dell'Europa, Stati Uniti e Australia, ma non venne distribuito in Africa ed in Sud America come anche in gran parte dell'Asia, mi separai dalla Island Records e Partii per dei tour in Africa e nei Caraibi. In Sud America, Africa e parte dell'Asia ero meglio conosciuto per la mia musica che non come attore. Firmai contratti con diverse delle maggiori etichette come EMI, Warner Reprise, Colombia, etc...
L'approfondimento della mia cultura era diventato importante per me quasi come la mia vita professionale, così sono passato attraverso il mondo della cristianità, il concetto politico occidentale, la filosofia rastafariana, il Black Muslim, l'Islam, il Buddismo, il Marxismo, il Giudaismo, l'Induismo e la conoscenza del modo di vita dei popoli indigeni del Pianeta immergendomi in tutti questi, e ho capito che alla fin fine tutti questi concetti e filosofie sono nati con i miei antenati. Tutto ciò ha soddisfatto la mia anima e mi ha aiutato a superare i momenti duri della mia vita. Ho continuato a scrivere e produrre Album che uscivano con diverse etichette con cui avevo firmato dei contratti, ma anche con le mie etichette Oneness, Sunpower Productions ecc., in Giamaica e nei Caraibi. Ho avuto grandi successi in Africa che non lo erano stati in Europa o negli Usa e viceversa. Il mio tour in Sud Africa è stato abbastanza controverso, in quanto si svolse proprio all'epoca dell' apartied, è stata una esperienza che rimarrà per sempre nella mia memoria. Dopo questo tour tornai in Brasile per fare un tour con Gilberto Gil. Poi feci un altro film "Bongo Man", una sorta di autobiografia intorno ad un concerto gratuito che avevo fatto nel mio distretto di Somerton.
Qualche anno dopo ho fatto un altro film dal titolo "Club Paradise" insieme a Robin Williams e Peter O'Toole e un piccolo ruolo cammeo in Mark For Death con Steven Seagal, scrivendo e registrando brani per tutti e due questi film.
E poi, mentre si avvicinava la fine del 20° secolo, ho fatto una cover del brano "I can See Clearly Now" di Johnny Nash per il film "Cool Runnings", un altro successo mondiale e poi una versione reggae di Hakuna Matata per il film "Lion King". "Humanitarian" e "Journey of a Lifetime" sono stati i miei due ultimi Album che hanno chiuso il 20° secolo, raggiungendo così i 22 album studio.
Il primo Album del 21° secolo è stato "Black Magic". Fare un Album di duetti è stata per me una nuova e meravigliosa esperienza, così come condividere momenti speciali con ciascuno dei diversi artisti con cui ho lavorato: Sting, Annie Lennox, Kool And The Gang, Joe Strummer, Wyclef Jean, Yannick Noah, e anche con artisti giamaicani come Tony Rebel, Steeley e Cleevie, Bounty Killer, Spice, Hawk Eye ,Nadz , Tessanne Chin ecc.
La mia missione continua focalizzandosi per il prossimo futuro su film, colonne sonore e chissà su cos'altro, ma continuerò sempre a ribellarmi contro l'ingiustizia, il razzismo e qualsiasi altra prepotenza che incontrerò lungo il mio cammino.
Nel 2010 è uscito "Existence" il nuovo album, il secondo del 21° secolo, dopo quattro anni circa in studio! Il tema è incentrato sull'esistenza nel 21° secolo, toccando i diversi aspetti che riguardano tutti noi. Sto inoltre completando la stesura finale di una sceneggiatura. Sono stato in tour in Europa ogni anno dal 2000, eccezion fatta per il 2009.